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RIDATEMI IL MIO COLORE. Personale di Sergio Decarli

Dal 21 marzo al 4 aprile 2025

Spazio Foyer
Via G. Galilei 26, Trento
Inaugurazione 21 marzo ore 17.00, con la presentazione di Antonio Cossu, presidente PROMART Trento / Orari di apertura: da lunedì a venerdì ore 10-12 / 16-19




Il 2025 di Spazio FoyEr si apre con una personale di Sergio Decarli. Dall’eclettico artista dei Britanni e delle “sculture sonore”, una nuova serie di quadri in bianco e nero che richiamano l’attenzione sul rapporto tra uomo e natura.

Dopo la pausa invernale riprende l’attività espositiva di Spazio FoyEr, lo spazio artistico di via Galilei a Trento che da anni è attivo nella valorizzazione e la diffusione dell’arte e in particolare del mondo della stampa e della grafica. Primo appuntamento del 2025 è la personale di uno degli artisti più innovativi del panorama trentino, noto per la capacità di spaziare dalla musica alla pittura passando per la scultura, senza mai perdere di vista l’obiettivo di esplorare le diverse possibilità espressive: Sergio Decarli.

L’esposizione “Ridatemi il mio colore”, comprende una dozzina di opere di grande formato appartenenti a una nuova serie dedicata agli alberi, la maggior parte delle quali esposte per la prima volta. Le opere sono delle tele preparate personalmente da Decarli e quindi dipinte in acrilico in bianco e nero. Proprio l’assenza quasi totale di colore rappresenta il tratto distintivo di questa serie. Se in passato il lavoro di Decarli è stato caratterizzato da intense cromie, in questo caso il ricorso al bianco e nero, affiancato al titolo di tono dolcemente imperativo, suona come una dichiarazione e un grido di aiuto, un incoraggiamento a volgere lo sguardo agli alberi e a riflettere sugli effetti negativi che l’uomo causa alla natura.

Pittore e musicista, Sergio Decarli è noto per la creatività con la quale approccia ogni forma d’arte e d’espressione. Inizia la sua carriera negli anni Sessanta come percussionista della band I Britanni e la sua ricerca lo conduce alla scultura sonora, strumenti musicali autocostruiti con materiali poveri e di recupero, lasciando un segno nella storia della cultura trentina con le sue opere che fanno parlare i mondi della composizione scultorea e della musica. Nella pittura Decarli è artista concettuale, capace di tradurre in un linguaggio espressivo personale gli stimoli della contemporaneità e di bilanciare con il minimalismo pittorico la vitalità che anima la musica, in perfetto equilibrio tra slancio e stasi.

“Essere l’interprete di una natura generosa, ma che soffre, è da sempre l’impegno sociale dell’artista trentino Sergio DeCarli. Da decenni le sue opere – sia quelle in musica, sia quelle nell’ambito delle arti visuali – testimoniano immancabilmente il legame con la natura nelle sue diverse espressioni; terra, acqua, fuoco e aria sono vocaboli imprescindibili del suo linguaggio.
Da quello applicato alle armonie delle sue sculture sonore a quello espresso nei suoi foto-collages che denunciano l’inquinamento; dai suoi concerti che campionano vento, gorgoglii d’acqua, lo scoppiettare della fiamma e le vibrazioni della terra, ai suoi acrilici - su supporti rasati che nascondono trame di tele perfettamente intelaiate - che narrano di alberi spogli, di rami nudi e orfani di colore che reclamano cromie, quelle vitali, urlando ridatemelo, il mio colore!
Sergio Decarli è un artista permanentemente concentrato sul suo fare, coraggioso e curioso sperimentatore nell’uso di tecniche e materiali inusitati. Animato da una creatività del tutto originale e con il dono di una manualità fuori dal comune, egli è in grado di rendere enigmatica ogni sua opera. Stupisce l’osservatore, senza prestare il fianco a citazionismi o collocazioni nell’una o nell’altra delle correnti che imperversano sul palcoscenico dell’arte.”

Antonio Cossu, presidente PROMART Libera associazione per la promozione delle arti

Sergio Decarli (Trento, 1946)
Fin da ragazzo l’interesse per la musica lo spinge a maturare le proprie esperienze artistiche attraverso importanti esibizioni concertistiche; uno straordinario istinto lo muove a sperimentare incessantemente nuove tonalità musicali attraverso l'utilizzo di strumenti ora tradizionali, ora "inventati" o "inutili" scelti tra gli oggetti della quotidianità. Con questi strumenti apparentemente impossibili, l'artista misura senza timore e con l'intima passione che lega l'uomo al suono, la sua elevata professionalità di percussionista. Contemporaneamente sviluppa un rigoroso impegno di ricerca espressiva nella pittura e nella scultura.
Ha tenuto numerose esposizioni personali, tra le altre alla Galleria Civica di Bressanone, alla Galleria Argo Arte di Trento, alla Galleria Fogolino di Trento, negli spazi verdi di Villa Madruzzo, a Trento. Tra le partecipazioni a rassegne collettive si ricordano Correnti e Arcipelaghi, Castel Ivano; Situazioni Trentino Arte e Tra un tempo che si sfalda e uno che nasce, MART, Rovereto; Il vero nemico dell’arte? Il conformismo, Monte San Savino (AR); Racconti dal Carcere, Museo Diocesano Tridentino, Trento; Fogolino contemporaneo, Galleria Fogolino, Trento.








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