Dal 9 al 23 novembre, presso lo spazio foyEr di via Galilei 26 a Trento, ci sarà una nuova mostra di Paolo Dalponte, dal titolo “Wunderkammer”.
Si tratta di una serie di lavori a matita, raccolti, come suggerisce il titolo della mostra, senza ragionevoli criteri di classificazione e ordine. Spiega lo stesso artista “Così come questi oggetti, animali, pezzi di raffinato artigianato o altri reperti di storia naturale erano venuti ad accumularsi nelle stanze di potenti e ipocondriaci sovrani, così questi disegni raccolgono personali ricordi, oggetti visti, maneggiati, amati, accomunati dal solo fatto di essere passati in qualche momento nella mia vita. Per questo semplice ma importante motivo hanno una parte da recitare nel diffuso teatro che sono i miei fogli da disegno”.
In questa recita tutto ha diritto di parola, una cosa arrivata per prima ed una di molto successiva, una grande ed una minuta, tempo e dimensione spaziale, forma e consistenza si fanno sfumati e liquidi, tutto si confronta e dialoga. Si fa assenza qualunque rapporto di potere e l’anarchia della fantasia si fa totale, le combinazioni infinite, assurde, ironiche o simboliche narrano un mondo diverso e surreale.
Sotto questo atto creativo abita anche un forte dubbio su cosa sia vero, cosa sia importante in senso più ampio e universale, quale sia il vero peso delle cose e come dialogano tra di loro.
Queste opere non danno e non vogliono dare risposta. Sono minime ed irriverenti, trasgressive o comiche e vogliono solo suggerire l’azione del pensiero, un pensiero che si fa unico, non nel significato di dominante, ma in quello opposto di originale e libero.